Milano, 16 apr _ Reti d’impresa strumento in più per mettere alle spalle la crisi: opportunità di competitività per le imprese, aggregazione di eccellenze, modo di lavorare in squadra e per obiettivi.
Su questi temi si è incentrata l’attenzione nel seminario formativo organizzato a Milano, alla Scuola Superiore del Commercio, del Turismo dei Servizi e delle Professioni (l’ente di formazione, in viale Murillo 17, che fa riferimento alla Confcommercio milanese) dalla Confcommercio Lombardia. Un incontro per illustrare le molteplici possibilità di creare valore per l’impresa: dall’ideazione di un progetto imprenditoriale condiviso alla redazione del contratto. Rinnovando le strategie aziendali e coniugando efficienza, economie di scala e innovazione. Quanti sono i contratti di rete? In Lombardia (elaborazione della Confcommercio lombarda su dati Unioncamere) 198 al 29 dicembre 2012: il 31% dei 647 contratti di rete (per 3.360 soggetti) realizzati nel nostro Paese a quella data. I contratti di rete che riguardano il commercio e i servizi alle imprese rappresentano oltre il 30% del totale. I contratti di rete riguardano principalmente le società di capitale (68%) seguite da società di persone (13%), imprese individuali (10%) e cooperative (7%). Dimensione delle reti d’impresa: netta predominanza di reti con un numero fra 4 e 10 imprese (48%) o di reti di due imprese (41%). “Il contratto di rete è un’opportunità importante soprattutto per le micro e pmi del commercio che vogliono guardare al futuro e andare oltre la crisi _ afferma Renato Borghi, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia _ mettersi in rete per compiere azioni comuni, per esaltare le eccellenze di ciascuno, per raggiungere obiettivi sui nuovi mercati italiani ed esteri, è un processo per Confcommercio di grande importanza”. “E’ soprattutto – rileva Borghi – una sfida culturale che supera il muro dell’individualismo che caratterizza troppi nostri imprenditori”. Con il supporto dell’Università degli Studi di Milano, oggi la Confcommercio Lombardia ha percorso tutte le opportunità del contratto di rete: il ruolo dei diversi attori, i fattori abilitanti, le competenze manageriali necessarie per accompagnare la nascita delle reti di imprese nel settore commerciale, turistico e dei servizi. L’iniziativa odierna alla Scuola Superiore si inquadra nel progetto Insieme per le Reti co-finanziato dalla Regione Lombardia nell’ambito del programma Ergon. La Confcommercio Lombardia ha incontrato più di 1.000 imprese supportando la nascita di numerose reti di imprese. Cinque casi sono stati presentati e illustrati oggi: Cristina Miglioli imprenditrice di 5Media srl e coordinatrice della rete B2Green che cura l’organizzazione di eventi a basso impatto ambientale; Raffaella Ricci responsabile dei progetti di sviluppo di Promoest srl e partner della Rete Leonardo che offre servizi integrati di assistenza e traduzione per eventi e meeting anche per l’internazionalizzazione d’impresa; Paolo Pessina imprenditore e partner della Rete MB Circle per Monza che riunisce le più importanti firme del commercio al dettaglio e dei servizi del centro di Monza; Beatrice Martelli, in rappresentanza della Rete Valtellina in Tavola per la creazione di una filiera corta dei prodotti tipici della Valtellina; Maurizio Guardassoni imprenditore di Security Castle Srl partner della Rete Kidguard per la creazione di una innovativa applicazione di parental control per l’accesso a internet. Aggregarsi, fare un contratto di rete _ conclude Borghi _ significa in questo momento essere più concorrenziali, razionalizzare le spese, poter conquistare nuovi spazi. Le reti possono essere una leva di crescita soprattutto per le piccole e medie imprese del terziario.