A Ferrara sono 24. Govoni: “Presto il nuovo bando della Camera di Commercio”
Fare rete per tornare ad essere competitivi. Con la crisi a Ferrara salgono a quota 24 i contratti di rete, in cui sono coinvolte complessivamente più di 110 imprese, un numero che è triplicato in poco più di due anni.
Un’opportunità che le imprese della provincia colgono mettendosi in rete anche con altre attività che lavorano fuori dal proprio territorio. In particolare, a Ferrara oltre il 60% dei contratti di rete coinvolge imprese di province diverse. E tra le società di capitale che hanno attivato contratti di rete a Ferrara, più della metà ha un giro d’affari tra 1 e 5 milioni di euro. I settori più rappresentati sono meccanica, medicale, informatica e alimentare. È quanto emerge da una elaborazione dell’ufficio Studi della Camera di commercio di Ferrara su dati del Registro delle imprese.
“Le reti di impresa rappresentano una strategia per far fronte alla crisi – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – per far sì che anche le piccole e medie imprese, elemento fondativo dell’economia ferrarese, possano introdurre innovazioni nei processi aziendali e nei prodotti, consolidando e rafforzando il Made in Ferrara, e quindi il Made in Italy.”
Le Reti d’impresa costituiscono, dunque, una modalità innovativa nell’affrontare il mercato per aumentare la forza delle imprese, senza doversi necessariamente unire in una fusione o ricadere sotto il controllo di un unico soggetto. E diversi saranno i progetti che verranno finanziati da un apposito bando della Camera di commercio: dallo sviluppo e miglioramento delle funzioni condivise dall’aggregazione finalizzate all’aumento dell’efficienza e della produttività, alle attività di servizio comuni per l’innovazione di un prodotto o processi delle imprese. Ma anche la valorizzazione dei sistemi di gestione della qualità, lo sviluppo di prodotti e servizi che consentano l’ampliamento del mercato e dei canali distributivi, la creazione di un marchio di rete e nondimeno il consolidamento dei brand già esistenti. Infine, azioni comuni finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza su mercati internazionali.
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