La Storia e i Risultati della Rete di Imprese L.A.R.
Liberi Agriturismi in Rete

 

•  Un agriturismo socio L.A.R con un consumo annuo di 70.000 Kwh di energia elettrica, può oggi con le convenzioni in essere risparmiare oltre € 12.000 all’anno di costo (ci sono soci L.A.R che usufruendo delle convenzioni  stanno  pagando l’energia elettrica nell’ultimo mese € 0.25 cent. /Kwh contro anche € 0,43 cent./Kwh di chi la sta acquistando ancora in modo indipendente).
•    un agriturismo socio L.A.R con un consumo annuo di 15.000 litri di GPL, può oggi con le convenzioni in essere  risparmiare oltre € 5.000 all’anno di costo (ci sono soci L.A.R che  usufruendo delle convenzioni stanno pagando il GPL negli ultimi scarichi € 0,50/litro contro anche € 0,87/litro di chi lo sta acquistando ancora in modo indipendente).

Con € 17.000 risparmiati (due sole voci di tutte quelle che compongono i costi variabili di gestione delle ns attività) si paga “quasi un anno” di stipendio di un ns dipendente.
Risparmi così consistenti si possono ottenere da importanti ed affidabili  player, fornitori di energia,  quali quelli selezionati dal Direttivo L.A.R., solo facendo parte di una rete d’impresa.

Roberto Lodi, Presidente Rete L.A.R.

LA STORIA DELLA RETE L.A.R.

Organizzarsi per battere il Covid 19 e far ripartire con più forza l’agriturismo dopo la pandemia.
È questo lo scopo di 25 agriturismi e aziende agricole dell’Emilia Romagna che hanno costituito, all’inizio anno 2021, “Liberi Agriturismi in Rete” (L.A.R.), una rete di imprese per valorizzare l’immagine positiva che ha l’agriturismo in Italia e per sostenere il reddito delle aziende.

L’idea di costituire una rete era già nata prima della pandemia, che ha dato una spinta ad accelerare i tempi dopo che le chiusure imposte dal Covid 19 hanno più che dimezzato il fatturato delle 1.250 aziende agrituristiche dell’Emilia Romagna. Infatti l’azzeramento dell’arrivo degli stranieri nel 2020 e la forte contrazione nel 2021, che rappresentavano un quarto dei turisti (24%) e la riduzione delle presenze italiane ha comportato secondo il Rapporto sull’agriturismo del Ministero delle Politiche Agricole una perdita del 50% dei 170 milioni di euro mediamente fatturati in regione.

L’idea dei Liberi Agriturismi in Rete è mettere in comune attività e risorse per aumentare la competitività d’impresa e quindi aumentarne la capacità di produrre reddito. Ognuno nella rete mantiene la propria libertà imprenditoriale, superando i limiti della piccola dimensione.

Se è vero che piccolo è bello – dice il presidente di L.A.R, Roberto Lodi è anche vero che la piccola dimensione è la nostra forza e la nostra debolezza. Forza perché garantisce l’autenticità e il legame con la tradizione e ci consente un rapporto personale e familiare con il cliente. Debolezza perché comporta costi alti, oggi sempre più difficili da sostenere in servizi importanti come ad esempio l’energia e l’accesso ai capitali bancari”.

L’obiettivo di Liberi Agriturismi in Rete è di associare un centinaio di aziende in Emilia Romagna, per un giro d’affari di circa 10 milioni di euro. Secondo le stime dell’associazione la rete potrebbe comportare sostanziosi risparmi di gestione stimati per cento aziende in circa 120 mila euro l’anno per l’energia elettrica, 150 mila per il Gpl, 30 mila per il metano. Mentre ulteriori risparmi sono ipotizzabili in altri settori come quelli bancari e assicurativi.
 

IL PROGRAMMA DELLA RETE L.A.R. CONSISTE NEL:

a) realizzare una rete che possa operare e coinvolgere le aziende agricole e agrituristiche nell’intero territorio della regione Emilia Romagna;
b) sviluppare una attenta e diffusa comunicazione tra i retisti di dati, esperienze, normative e notizie a riguardo della specifica attività agrituristica;
c) porre in essere un’osservazione e un’analisi permanente dei principali costi di gestione dell’attività agrituristica, al fine di realizzare accordi comuni con Ditte atte alla fornitura di materie prime, di servizi, di prodotti assicurativi e quant’altro sia ritenuto utile;
d) attivare, con specifici corsi formativi, i più moderni strumenti di presentazione, promozione e prenotazione, on line e/o con altri mezzi, dei servizi offerti dalle imprese agrituristiche aderenti, al fine di gestire e incrementare il fatturato delle stesse;
e) analizzare e addivenire alla corretta applicazione: delle normative, delle imposte e delle tasse emanate ed applicate da parte della Pubblica Amministrazione preposta al controllo delle attività agrituristiche;
f) attivare un monitoraggio e segnalare alle autorità competenti le attività ritenute abusive, operanti nei servizi offerti dall’attività agrituristica;
g) attivare una comune Tutela legale;
h) attivare uno specifico osservatorio in merito ai bandi regionali, nazionali e comunitari che offrono opportunità di miglioramento, di ristrutturazione, di promozione o quant’altro riguardi la possibilità di maggiore efficienza economica nella gestione dell’attività agrituristica;
i) richiedere, in riferimento all’art. 5 della L.R. nr. 4 del 31 marzo 2009, alla Regione Emilia Romagna:
– il riconoscimento della materia agricola aziendale prodotta all’interno della rete di impresa, quale prodotto proprio di ciascun retista che svolge attività di ristorazione agrituristica;
– oppure, la modifica delle percentuali previste dal comma 5, art 6 Legge Regionale 4/2009;
l) realizzare un marchio comune e/o di un disciplinare per la presentazione e comunicazione delle offerte e dei servizi, da divulgare in maniera diretta o attraverso tour operator o presenziando a fiere e manifestazioni;
m) condividere e supportare le attività degli agriturismi partecipanti alla rete, al fine di migliorarne i servizi, puntando alla massima semplificazione amministrativa possibile nel rispetto delle norme vigenti e future.

In Emilia Romagna, secondo i dati dell’Osservatorio regionale dell’agriturismo, le aziende agrituristiche sono 1.250, con oltre 10 mila posti letto, 465 piazzole di sosta e 37 mila posti per ristorazione.
L’offerta nazionale, in base ai dati del Mipaaf, raggiunge le 24.576 aziende, per un totale di 285 mila posti letto, oltre 12.500 piazzole di sosta per campeggiatori e 493 mila posti a tavola.
Sempre a livello nazionale, prima della pandemia, nel 2019 l’agriturismo, con poco meno di 3,8 milioni di arrivi e oltre 14 milioni di presenze, ha contribuito per il 2,9% degli arrivi e il 3,2% delle presenze del turismo italiano.
 

IL PROGETTO E I RISULTATI

E’ certo che il risparmio nei costi di gestione non sia  l’unico e principale motivo per cui ci siamo riuniti in rete di impresa, ma è uno degli 11 obiettivi di L.A.R, la cui finalità è quella di far crescere individualmente e comunitariamente, la capacità innovativa e competitiva sul mercato turistico di tutte le aziende aderenti.

Ovviamente è indiscutibile che il risparmio nei costi di gestione sia un elemento utile a dare ossigeno alle nostre aziende, lungamente provate da due anni di pandemia ed ora ulteriormente in difficoltà economica da una guerra fratricida alle porte dell’Europa (si stima che la guerra danneggerà economicamente nei prossimi mesi le aziende italiane con perdite di fatturato superiore a 41 miliardi di euro).

Chiediamo alle aziende agrituristiche, potenziali nuovi soci retisti, di considerare quanto già successo e cioé:

•    un agriturismo socio L.A.R con un consumo annuo di 70.000 Kwh di energia elettrica, può oggi con le convenzioni in essere risparmiare oltre € 12.000 all’anno di costo (ci sono soci L.A.R che usufruendo delle convenzioni  stanno  pagando l’energia elettrica nell’ultimo mese € 0.25 cent. /Kwh contro anche € 0,43 cent. / Kwh di chi sta la acquistando ancora in modo indipendente).
•    un agriturismo socio L.A.R con un consumo annuo di 15.000 litri di GPL, può oggi con le convenzioni in essere  risparmiare oltre € 5.000 all’anno di costo (ci sono soci L.A.R che  usufruendo delle convenzioni stanno pagando il GPL negli ultimi scarichi € 0,50/litro contro anche € 0,87/litro di chi lo sta acquistando ancora in modo indipendente).

Con € 17.000 risparmiati (due sole voci di tutte quelle che compongono i costi variabili di gestione delle ns attività) si paga “quasi un anno” di stipendio di un ns dipendente.
Risparmi così consistenti si possono ottenere da importanti ed affidabili  player , fornitori di energia,  quali quelli selezionati dal Direttivo L.A.R., solo facendo parte di una rete di impresa.

Venendo ora ad un altro importante obiettivo consistente nella promozione e marketing delle attività agrituristiche, a tal proposito segnaliamo che il Direttivo L.A.R. sta cercando di dare massimo risalto alle opportunità  di risparmio create con le convenzioni in essere, per permettere ai soci L.A.R  di partecipare alle iniziative in convenzione di Marketing Omnichannel  (Unione marketing multichannel Offline e Online) che stiamo da tempo  studiando e selezionando con l’aiuto di professionisti che operano nei settori del:

·         a) Marketing multichannel Offline  (es:  pubblicità alla radio ; televisione; pubblicità su giornali e riviste; campagne pubblicitarie a mezzo posta; volantini; cartelloni pubblicitari; ecc )
·         b) Marketing multichannel Online ( es: pubblicità sito web; motori di ricerca; social media come Facebook ed Instagram;  new letters ; ecc)

L’abbattimento dei costi aziendali,  unitamente all’incremento di fatturato che andremo ad realizzare con le iniziative promozionali di marketing, mai messe in atto individualmente fino ad ora dalla maggioranza dei nostri soci , siamo certi  farà aumentare gli utili aziendali e darà una marcia in più alle nostra aziende agrituristiche rispetto ad altri competitor operanti, come noi, nel settore turistico.

Roberto Lodi – Presidente L.A.R.

L.A.R. Liberi Agriturismi in Rete – Via Carducci, 22 – San Giorgio di Piano (Bo) C.F. 91430970375
e-mail: direttivo@agrilarete.com Telefoni: +39 3355978475 / +39 3483354059

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