di Eugenio Ferrari,
presidente di Assoretipmi
 
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Al 3 settembre 2017 Infocamere ci aggiorna sul numero di Reti d’Impresa costituite dal 2009 in Italia, che hanno raggiunto il numero complessivo di 3.992 con 20.157 Imprese partecipanti. Stiamo quindi parlando di un complesso, grande sistema di imprese che si presenta all’economia globalizzata del 3° millennio non più e non solo, come forse è stato nei primi anni dalla nascita del Contratto di Rete, come un tentativo alle volte grossolano di inventarsi qualcosa per sopravvivere e rimandare il più possibile il momento di una resa annunciata e incondizionata, ma come invece il nuovo modo di fare impresa, uno straordinario fenomeno microeconomico nato e sviluppatosi più che altrove proprio qui, nella nostra apparentemente piccola ma invece sempre grandissima Italia.

Certo, come si sa o come almeno sanno gli addetti ai lavori, molte imprese vedono ancora la Rete come una vera e propria ciambella di salvataggio. Ma anche qui si sta lentamente assistendo ad una vera e propria metamorfosi evolutiva. Quella cioè che vede sempre più nascere nuove reti molto più consapevoli, formate da imprese strategicamente avanzate, che si aggregano perché hanno un progetto che solo in un concetto e in un contesto di gruppo potrà essere realmente sviluppato e realizzato.

Una governance molto più preparata, aziende metodologicamente più consapevoli e predisposte a razionalizzare il proprio schema operativo e produttivo, risorse umane che hanno in questi anni assorbito sempre di più la logica dell’organizzazione reticolare, seguendo un processo di adeguamento anche antropologico che si riflette nella nuova posizione e importanza che sempre più assumono le soft skills. E’ questa la radiografia di un sempre più grande numero di nuove Reti d’impresa, è una metamorfosi e un upgrading culturale al quale, come ASSORETIPMI, crediamo di aver dato un importante contributo su tutto il territorio Italiano.

E’ un insieme di tante piccole metamorfosi e innovazioni che messe insieme consentono grandi innovazioni.

L’unica cosa rimasta immutata per le Reti dalla data di nascita del Contratto di Rete è la loro posizione rispetto al  sistema bancario nel suo complesso, fatte salve rarissime eccezioni che possono essersi verificate ma irrilevanti rispetto alla realtà generale.

Tra il sistema bancario e le Reti d’impresa pare infatti esistere un nodo ancora difficile da sciogliere. Le Reti per le banche non hanno quella valenza giuridica necessaria e sufficiente per essere considerate entità finanziabili, non sono portatrici di garanzie contro il rischio di credito così come da sempre le banche sono propense o costrette a pretendere nel momento in cui concedono finanziamenti per lo sviluppo.

E questo ci porta a tre situazioni paradossali dai contorni sfumati e difficili da decifrare per chi non segue da vicino questa materia, ma per gli addetti ai lavori dalle implicazioni importanti.

Il primo è che l’unica finanza alla quale hanno accesso le Reti d’Impresa è la Finanza agevolata, per intenderci la finanza che proviene da bandi, Regionali, Provinciali, Europei. Un meccanismo di finanziamento che si porta dietro spesso più problemi che vantaggi e che deve essere gestito e monitorato con una attenzione ed una preparazione specifica, della quale molte imprese in Rete non dispongono.

Il secondo è che ha più probabilità di ottenere un finanziamento il piccolo negozio di quartiere rispetto ad una Rete d’Impresa, magari anche grande, magari al cui interno sono presenti anche imprese importanti. E non parlo solo delle Reti cd. contratto, ma anche di quelle dotate di Soggettività Giuridica, in cui cioè il vincolo contrattuale sembra quasi sufficiente a parificarle ad una Srl o ad un Consorzio.

La terza è che le banche sono alla continua ricerca di clienti e di soggetti a cui erogare prestiti e finanziamenti. Chiudendo la porta ai progetti e costruzioni di Reti si privano di un bacino di potenziali clienti estremamente interessante ed in continua espansione.

Per dare a tutti un senso ancora più preciso di questa situazione,sintetizzo di seguito (e ringrazio l’ing. Cinzia Coppola, Delegata ASSORETIPMI per la provincia di Roma e Latina, per il suo contributo nell’analisi) i principali strumenti disponibili a sostegno del credito per diverse categorie di soggetti economici:

 Imprenditoria femminile

          Nuove imprese a tasso zero (Invitalia)

          Accesso alla sezione speciale del Fondo di garanzia di MCC

          Protocollo d’intesa tra Dipartimento Pari Opportunità e MISE per condizioni agevolate con le  banche

          Bandi regionali dedicati

 Startup e PMI innovative

          Smart & Start (Invitalia)

          Sezione speciale del Fondo di Garanzia MCC

          Equity crowdfunding

          Accesso a business angels, acceleratori, venture capital

          Premi e hackathon dedicati

          Bandi regionali dedicati

 PMI

          Sezione ordinaria del Fondo di Garanzia MCC

          Microcredito

          Possibili adesioni a Confidi per migliorare accesso al credito

          Possibilità di factoring, anticipi fatture, supply chain finance

          Emissione di minibond e scambi sui mercati di capitali

          Accesso a fondi di venture capital e private equity (secondo la dimensione aziendale)

          Finanza agevolata: per settore, a livello regionale, nazionale ed europeo (Horizon 2020)

 … e per le Reti ??? Solo bandi di finanza agevolata ….

A me sembra che oggi (e credo che come me la pensino tutti coloro che partecipano a progetti di aggregazione), raggiunto un numero così consistente di Reti e superato il traguardo delle 20.000 imprese aggregate in contratti di Rete, sia arrivato il momento di aprire un nuovo importante capitolo per tentare di sbloccare questo ingranaggio, e puntare con sempre maggior convinzione allo sviluppo di questo sistema organizzativo tra imprese, che evidentemente, numeri alla mano, sta dimostrando una fortissima crescita ed ha bisogno di nuove regole specifiche e dedicate.

Non bastano, non sono sufficienti gli strumenti di garanzia offerti dal contratto di rete? Studiamo strumenti nuovi, cerchiamo di trovare nuove strade per far sì che il sistema delle Reti, oltre alla finanza agevolata o all’autofinanziamento, trovi un punto di sostegno finanziario nelle banche, e che queste ultime diventino quel nuovo fondamentale alleato per la ripresa che l’intero Paese si aspetta e che molti imprenditori Italiani hanno deciso di percorrere intraprendendo la via dell’azione di gruppo, alleandosi, facendo sistema, organizzandosi in Rete.

Il Paese, l’Italia che si trasforma ha bisogno di tanta energie e tante idee, di maggiore consapevolezza, di azioni positive e coraggiose, anche quando sembrano impossibili da realizzare. Noi, come ASSORETIPMI, associazione indipendente e lontana da meccanismi politici e lobbistici, abbiamo già intrapreso molte iniziative vincenti ma che all’inizio sembravano utopistiche, nate dalla semplice osservazione dei nuovi bisogni che nuove regole del gioco dell’economia globalizzata del 3° millennio ci obbligano ogni giorno a considerare. Ed è sempre in questa modalità, seguendo la nostra natura indipendente ma combattiva e spinta alla ricerca di nuove soluzioni, che chiediamo a tutti di sostenerci in questa nuova grande iniziativa: consegnare alle Reti d’Impresa la possibilità di accedere anche alla finanza ordinaria per lo sviluppo delle proprie idee e dei propri progetti.

Come sempre, non sarà mai la lamentela e l’esigenza del singolo, in questo caso della singola Rete, per quanto giusta e sacrosanta, a poter smuovere un sistema che, in questo caso specifico, non sembra ancora essersi adeguato alle esigenze di un nuovo modello organizzativo che chiede misure urgenti per farsi strada e attivare nuovi meccanismi di sviluppo. E la Rete d’impresa ne è l’esempio emblematico e lampante, perché molti casi di insuccesso di progetti di Rete anche importanti sono naufragati proprio per la mancanza di un adeguato supporto finanziario.

Ecco perché a partire da oggi, come ASSORETIPMI, invitiamo tutti coloro che a vario titolo sono interessati allo sviluppo delle Reti d’Impresa a partecipare a al sondaggio allegato. Chiediamo in particolare a tutte le 4.000 Reti di sostenere questa iniziativa perché è direttamente a loro che si rivolge, è a loro che noi pensiamo ogni giorno per creare azioni di sviluppo e di sostegno che non siano spot od occasionali, ma strutturali e sistematiche, destinate a diventare prassi e consolidarsi nel tempo.

Il primo obiettivo sarà l’organizzazione di un momento di confronto sereno e costruttivo tra Banche, Imprenditori, Reti di Imprese e tutti gli interessati allo sviluppo di questa iniziativa. Un modo, questo, per confrontarsi su quali nuove regole potrebbero nascere tra il sistema delle Banche e il sistema delle Reti per far sì che queste ultime possano finalmente usufruire, come entità economico organizzativa sempre più indispensabile al futuro del nostro sistema paese, di quella finanza strutturata che per loro è ancora una lontana utopia, ma che da sempre gli istituti di credito hanno messo a disposizione per lo sviluppo economico dell’imprenditoria Italiana. 

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RETI D’IMPRESA, INNOVAZIONE, SVILUPPO, INTERNAZIONALIZZAZIONE

ASSORETIPMI è l’associazione nazionale e indipendente di Imprenditori, Reti di Imprese, Professionisti, Manager di Rete e tutte le persone interessate allo sviluppo dell’aggregazione nata dal social network LinkedIn, all’interno del Gruppo RETI DI IMPRESE PMI, che con i propri gruppi verticali conta oggi oltre 40.000 membri.
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"un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile"

Informazione, formazione, conoscenza, supporto, cultura di rete, sono i punti cardine che ASSORETIPMI sviluppa e offre con continuità come punto di forza ai propri associati. Aderire ad ASSORETIPMI vuol dire percorrere un cammino comune di crescita e opportunità all’interno di un contesto economico complesso
ma sempre potenzialmente forte come quello Italiano.