di Eugenio Ferrari

Modena, 23 Dicembre 2012


Credo che non ci possa essere un modo migliore per fare gli auguri a qualcuno, in occasione della fine di un anno e in previsione di quello che sta per iniziare, che dirgli un grazie.

Ed è quello che io e Monica ci sentiamo di fare oggi, in questo clima prenatalizio che ci vede tutti più tranquilli, forse per lo scampato pericolo alla terribile profezia dei Maya. Un grazie esteso e sincero a tutti quelli che, invece che alle profezie, credono nella forza delle idee, della ragione e della volontà per cambiare concretamente, credono che qualcosa possiamo sempre fare se davvero lo vogliamo e ci crediamo con convinzione, e quindi grazie a tutti quelli che hanno creduto e anche a quanti in futuro crederanno a questo non più tanto visionario progetto di ASSORETIPMI.

Però, a proposito di profezie …..

Un anno fa, di questi stessi tempi, avevo pubblicato un post che per qualcuno forse suonava come una barzelletta, per qualcuno come una profezia, per qualcuno una specie di lettera a Babbo Natale, per moltissimi sicuramente non aveva nessun suono: “2012, L’ANNO PER USCIRE ALLO SCOPERTO E AGIRE” . Beh, a distanza di un anno vissuto con una intensità impressionante come questo 2012, nulla potrebbe per noi oggi suonare più profetico di quel post di fine 2011. Ma il bello è che, nonostante il nostro ottimismo di allora e di oggi, nulla ci avrebbe mai preparato a quello che poi è effettivamente successo nel corso dell’anno. Perché il 2012 è stato davvero un anno vissuto senza un attimo di sosta, un anno in cui non solo noi, ma moltissime persone, grazie anche a tutto il lavoro fatto, sono già uscite allo scoperto e si sono messe o rimesse veramente ad agire con grande slancio, e moltissime altre sono in procinto di farlo. 

Raccontare i mille episodi di cui è stato costellato questo 2012 per noi e per moltissime altre persone con cui tanto è stato condiviso, sarebbe un’operazione impossibile per il poco spazio e tempo a disposizione. E comunque tutto quello che si fa, ed è stato fatto, che trova la sua sede naturale tra la gente, per le strade e sul territorio ma nasce e viene sempre concepito in un luogo virtuale come questo, non ha bisogno nemmeno di essere raccontato, perché è costantemente sotto gli occhi di tutti, tutto quello che accade e viene annunciato accade come dietro ad una trasparente lastra di vetro.

Molte volte dico, per la assoluta trasparenza alla quale siamo obbligati dalla stessa natura del mezzo che utilizziamo, che è come se fossimo dentro ad una cristal box, un po’ come quei piccoli pupazzi di neve, malinconici dentro la loro palla di vetro, che aspettano sempre il Natale per animarsi non appena qualcuno, agitando la sfera, “faccia la neve”. Ma a differenza del pupazzo di neve dentro la sfera, noi non esistiamo solo a Natale, non abbiamo nulla di malinconico, e soprattutto non abbiamo avuto bisogno di nessuno per animare il tourbillon di cose concrete che stiamo vivendo ogni giorno di più.

Un vero e proprio cammino a tappe quasi forzate, un’infinità di ore rubate al sonno per portare avanti tutti i progetti messi in campo, nella speranza che ogni cosa, ogni dettaglio minuziosamente preparato sarebbe poi andato per il verso giusto, i mille viaggi tra Milano, Roma, Bologna, Napoli, Ancona e le tante ore di treno, sempre col PC acceso e il telefono perennemente in funzione.

Entrare nei singoli episodi condivisi con tante persone, e sono tantissimi, e sono tutti ricchi di esperienze estremamente positive e gratificanti per chi ha avuto la fortuna di viverli, sarebbe non solo impossibile, ma forse anche inutile. Le esperienze che viviamo ci restano addosso ed entrano nel nostro vissuto e nel nostro patrimonio di umanità e di esperienze fondendosi con la nostra stessa esistenza, ed è spesso molto più difficile trasferirle sulla carta che viverle direttamente.

Quindi, tra le tante magie e suggestioni che il Natale ogni volta ci fa rivivere, metteremo sotto l’albero di questo 2012, chiusa in una preziosa scatola di cristallo, la storia ancora giovane ma già piena di promesse di ASSORETIPMI, quasi come un dono da regalare a tutti quelli che l’hanno fortemente voluta, quasi come una incredibile magia che, a differenza di quella dei Maya, non solo si è davvero verificata, ma è avvenuta solo grazie al lavoro e alla dedizione di tanti che come noi non hanno più voglia di credere né alle favole né alle profezie.

E’ un dono prezioso che una comunità già di oltre 270 associati tra imprenditori, consulenti e professionisti sta per così dire regalando oggi anche ad un paese intero, una realtà ancora giovane ma che sarà in grado di portare avanti non solo i tanti nuovi progetti che nel 2013 diventeranno operativi, ma direi soprattutto le speranze e la possibilità di cambiamento che ognuno di noi oggi ha il diritto e anche il dovere di sostenere con forza, per trovare una soluzione a quello che ci sta accadendo nella realtà presente e consegnare un mondo rinnovato alle prossime generazioni, sperando che su nessuno più debbano incombere né minacce né profezie.

Altro che profezia dei Maya, altro che fine del mondo.

2013 aspettaci, perché il bello deve ancora venire !

 

Eugenio Ferrari

Presidente Assoretipmi

 

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